Dal filo alla fettuccia: l’uncinetto del Terzo Millennio
Non so come la pensiate in proposito, ma su di me l’uncinetto ha sempre esercitato un fascino pazzesco! Il fatto che con un attrezzino così semplice, quasi banale nella sua struttura, si possa – velocemente e, dopo tutto, pure con pochi punti base – creare praticamente qualsiasi capo di abbigliamento e un’incredibilmente vasta gamma di oggetti per abbellire la nostra casa, mi appare davvero come una specie di “misterioso incantesimo”
Le nostre nonne, poi, avevano a disposizione solo qualche filato di fortuna: un po’ di cotone recuperato qua e là, dei colori più diversi (io conservo gelosamente due copertine fatte con amore dalla mia nonna paterna, proprio con delle “piastrelline” multicolor, messe insieme con gli avanzi dei cotoni: due meraviglie!); un po’ di lana, magari di preziosissima (allora!) angora, come nel caso dell’altra mia nonna, che la filava dopo aver pettinato pazientemente l’unico coniglio bianco di angora che aveva tra i tanti suoi animali da cortile!
Oggigiorno, invece, noi abbiamo a disposizione praticamente un mondo di filati anche per l’uncinetto: cordonetti di cotone, lane di ogni peso e consistenza, morbidissimi filati misti, ritorti vari e... Adesso anche una mitica fettuccia per realizzare, in particolare, delle sfiziose, utilissime, più o meno capienti (a seconda dell’uso che intendiamo farne) borse!
E’ la fettuccia in jersey 100% cotone di DMC, che trovate
qui.
Si lavora con un uncinetto grosso, (dal 10 in su) ed è disponibile nei cinque colori di tendenza nero, blu notte, denim, ecrù e grigio, abbinabili praticamente con qualsiasi tonalità di abbigliamento e/o accessorio, la fettuccia è tramata in sbieco e larga 25 mm: due caratteristiche che la rendono davvero universale, ideale, cioè, a qualsiasi applicazione creativa, come dei simpatici cestini porta-oggetti, per le mensole dei nostri bagni (saranno semplicemente stupenti, pieni di colorati flaconi e bottigliette di bagni schiuma vari!), oppure dei piccoli contenitori svuota-tasche, da sistemare su tavolini e comodini
Però, come anticipavo qui sopra, questa magica fettuccia è nata principalmente per fare borse all’uncinetto e c’è davvero da sbizzarrirsi, anche perché – che amiate le pochette, le cosiddette clutch, o i borsoni enormi dove infilare praticamente tutta casa vostra, prima di uscire – la fettuccia in jersey vi garantisce resistenza e praticità, dato che è lavabile in lavatrice e la sua struttura in sbieco la rende praticamente indeformabile!
Nel caso delle borsette più piccine, sarà un gioco deliziarsi con applicazioni di piccoli bottoni, fiorellini di raso o persino strass, per le versioni da sera, da applicare sul nostro lavoro finito
Mentre per le borse più grosse, destinate davvero a “sopportare” il peso di quei nostri mille oggetti quotidiani di cui non sappiamo proprio fare a meno, scatenatevi con gli abbinamenti con i nostri cotoni stampati americani
qui che non sono solo per il patchwork
Doppiati con una semplice cucitura a macchina all’interno della vostra borsa, infatti, saranno il tipo di “fodera” perfetta per la magica “rete” che avrete crochettato con il vostro uncinetto e queste fantastiche fettucce!
Alla prossima e... Buon divertimento a tutte!