- Preparazione del lavoro -
Ok, è ora di metterci all'opera! Prima di tutto prepariamo la stoffa, sistemandola ben tesa nel telaio.
Come abbiamo detto precedentemente il disegno deve essere interamente contenuto nel cerchietto, percui è bene scegliere con cura la dimensione del telaio da usare. La stoffa deve risultare molto tesa da tutti i lati, tanto da creare una sorta di effetto "tamburo": picchiettandoci sopra si sentirà un suono caratteristico e si potrà constatare la tensione della stoffa.
Attenzione: nel tendere la stoffa fate attenzione a non distorcere il disegno; tendete da ogni lato in modo che ad operazione terminata il disegno risulti non deformato e ben allineato. Fatto questo passiamo a preparare l'ago: seguite sempre le indicazioni riportate dallo schema, l'ago più comunemente usato è quello intermedio con 3 capi di filato.
- Come si carica il filato nell'ago -
Strumento indispendabile per "caricare" l'ago con il filato è il threader
ago e threader
Inserite il threader nell'ago dalla punta per poi farlo uscire dall'altro lato
A questo punto passare il filato nella cruna del threader
tirate delicatamente il threader dal lato dell'ago fino a quando fuorisce il filo
lasciate uscire una decina di cm di filato, dopodiché
senza sfilare il filo prendete la punta del threader e fatelo passare attraverso il forellino che c'è sulla punta dell'ago, in modo che anche il filato vi passi attraverso
Ora potete togliere il filo dal threader, tirate leggermente il filato dal dietro dell'ago in modo da lasciarne un paio di cm dal lato dell'ago: adesso l'ago è pronto per essere utilizzato.
- Iniziamo il ricamo -
Per prendere la mano con la tecnica fate prima qualche prova sui lati della stoffa. Ponete il filo sul dietro dell'ago e posate l'ago sulla stoffa
premete l'ago fino in fondo avendo cura di tenerlo sempre
perpendicolare alla stoffa
estraete nuovamente l'ago senza tirare troppo e lasciando che la punta sfiori sempre la stoffa, spostatevi leggermente in avanti e ripetete l'operazione.
L'ampiezza del punto dipende dal numero di capi di filato con cui state lavorando e dall'ago che state usando, ma è sempre un punto piuttosto piccolo. Se fate un punto troppo lungo poi sul dritto del lavoro noterete uno spazio maggiore fra i punti, è quindi necessario cercare di mantenere un'ampiezza di punto molto costante.
i punti indicati sono quelli eseguiti correttamente
Proseguite seguendo il disegno, quando dovete curvare
non girate l'ago ma ruotate il telaio, in modo che il fronte dell'ago sia sempre verso di voi.
E' importante non fare le linee troppo vicine le une alle altre: la distanza ideale è quella equivalente alla grandezza dell'ago che state usando. Se ricamate le linee troppo vicine rischiate che sul dritto i loop si intreccino fra loro, con un risultato non ottimale.
- Come terminare il lavoro -
Quando terminate di ricamare un'area di un determinato colore e dovete cambiarlo, ci sono due modi per chiudere il lavoro.
Dal lato su cui state lavorando, tenete fermo il filo con un dito e tirate l'ago, quindi posate l'ago e tagliate a filo della stoffa.
Dal lato opposto a quello su cui state lavorando (che sarà il dritto del lavoro), semplicemente tagliate il filato quando l'ago è inserito a filo con i loop eseguiti precedentemente.
Non fare nodi né in apertura né in chiusura del lavoro: il filato rimane fissato dalla stoffa, per questo si utilizza stoffa a trama molto fitta.
Se è la prima volta che fate un punchneedle prendetevi il tempo per provare e sperimentare prima di iniziare il lavoro vero e proprio. Se sbagliate, basta tirare il filo e il lavoro si disferà senza problemi.
E' meglio non riutilizzare il filato eventualmente rimosso perché risulta molto ritorto e quindi difficile da lavorare nuovamente in maniera corretta.
- Esecuzione del disegno -
La prima cosa importante da dire è che
non si ricama sulle linee del disegno (ad eccezione che per la linea di cornice, se c'è), ma solo all'interno di esse.
Fate una riga di punti all'interno di una linea e una all'esterno della linea: la distanza che otterrete sarà la distanza giusta che dovrete mantenere per tutto il corso del lavoro.
Solitamente negli schemi viene indicato con quale ordine ricamare le varie aree: in linea generale si ricamano prima gli sfondi, le parti grandi e successivamente i particolari e i contorni.
Ricordate di tagliare sempre il filo in eccesso delle aperture e delle chiusure sopratutto per evitare che per sbaglio questi vengano tirati e si provochi quindi il disfarsi del lavoro eseguito.
Prendiamo l'esempio di un girasole su sfondo scuro. Ricameremo prima lo sfondo e quindi il primo giro di petali: lo sfondo viene ricamato partendo dall'esterno delle linee del disegno, i petali invece dall'interno delle linee di contorno.
Andremo quindi a ricamare i petali più interni, anche per questi ci manteniamo all'interno della linea del contorno.
Ricamiamo quindi i contorni dei petali. Questa volta andremo a lavorare proprio sulle linee di contorno.
A questo punto possiamo ricamare il centro del fiore.
Ed ecco fatto! Il nostro lavoro è terminato! Adesso potete rifinirlo e incorniciarlo come preferite, happy punching!
NOTA: tutte le immagini di questo articolo sono tratte dal DVD
Punchneedle Embroidery DVD di Designs From The Pep'r Pot.
Sul DVD inoltre troverete preziosi consigli sulla rifinitura del lavoro, risoluzione dei problemi e alcuni deliziosi schemi che potrete stampare e realizzare oltre alla stoffa stampata con il girasole che abbiamo preso ad esempio.
Articolo precedente -
Punchneedle: parliamone
chiarimenti (cipu7346) Data di inserimento: 20/08/2008
questo tipo di lavoro mi attira ma vorrei sapere se ho capito bene si lavora al rovescio? è possibile che in commercio ci fosse già qualcosa per fare il punto spugna,un ago un pò più rudimentale,.
Crys: si, hai capito bene, si lavoro al rovescio. Per il momento questi sono gli unici aghi per il punch che abbiamo disponibili. Un abbraccio!
Reply (pulci.net.to) Data di inserimento: 26/11/2008
Ma è bellissimo!Ed io che mi chiedevo...ma che sarà ma che sarà...?
Uhm...magari un girono provo....
voglio provare (robi67) Data di inserimento: 18/09/2009
beh Crys che ti posso dire mi hai convinta voglio provare, però vorrei fare un piccolo appunto a casa cenina perchè ha in vendita solo la confezione da tre punzoni, mentre chi come me deve imparare avrebbe gradito acquistarne solo uno per iniziare.
ciao ti farò sapare come è andata, ci vorrà un pò perchè devo finire un lavoro a punto croce prima.
Aghi punch (Crys) Data di inserimento: 18/09/2009
Ciao Robi, fammi sapere come va, vedrai che è divertente e veloce :) per gli aghi posso dirti che non è banalissimo trovarli, li producono in pochi e quasi sempre nella confezione con 3 misure che sono cmq quelle necessarie per i vari tipi di disegno. Se li troviamo separati cerchiamo di inserirli in catalogo, un abbraccio e buon lavoro :)
domanda per Crys (robi67) Data di inserimento: 06/11/2009
Ciao Crys mi sto cimentando col punchneedle, ho acquistato un kit che conteneva la soffa prestampata lino 28 ct, voglio chiederti se ct maggiori ( 32, 40) possono andare ugualmente bene per il punchneedle. grazie e un caro saluto.
Risposta a Robi (Crys) Data di inserimento: 06/11/2009
Ciao Roby :)
guarda posso dirti che anzi ... più sono fitti e meglio è :) Sia io che mia figlia abbiamo provato tele veramente "toste", fitte e anche piuttosto rigide: i punti tengono meglio (non fai nodi, quindi è la stoffa stessa che "tiene" il lavoro) percui per me sono addirittura consigliate.
Facci sapere come procede, un abbraccio :)
per Crys (robi67) Data di inserimento: 08/11/2009
mi manca pochissimo per terminare il mio primo punchneedle, appena fatto lo inserirò fra i miei lavori, ammetto che non è proprio perfetto ma ho compreso la tecnica devo solo prendere la mano con altro esercizio. E' stato facile seguendo le tue istruzioni quindi lo consiglio a tutte, a proposito grazie a te ho imparato a fare anche i biscornu quindi adesso mi divido tra punchneedle, biscornu e punto croce, vorrei sdoppiarmi!! ciao un caro abbraccio e grazie :)