Il Punto Assisi: tecnica e consigli
L'Italia è da sempre, e giustamente, il simbolo dell'arte e della cultura nel mondo. La pittura, la scultura, la musica, giusto per citare alcune delle arti cosiddette "maggiori" devono molto al nostro paese, così ricco nei secoli di grandi artisti e mecenati. Anche il ricamo, arte "minore" ma pur sempre arte e di evidente bellezza ed eleganza, ha radici italiane e determinate tecniche sono nate proprio entro i nostri confini per poi rendersi famose in tutto il mondo.
È il caso del
Punto Assisi, ricamo a mano che è un vero e proprio mestiere d’arte e che in questi ultimi anni ha attirato l’attenzione di quanti vedono, nel recupero della tradizione, un anello di congiunzione tra passato e presente.
Come dice Raffaella Bartolucci Cesaretti, autrice di due volumi su questa arte -
Il Punto Assisi - Storia di un ricamo antico e
Il Punto Assisi - Tavole Edite e Inedite di un Ricamo Antico - "in ogni regione italiana c’è un fiorire di iniziative per tutelare e far conoscere il meglio dell’artigianato locale. In Umbria, terra ricca di buone tradizioni, si distingue un ricamo a fili contati, il Punto Assisi, che tanta parte ha avuto nella storia della città." Concentrandosi su questa tecnica, la Bartolucci Cesaretti ha raccolto schemi, schede, ricami, istruzioni e tanti consigli utili per quest'arte "francescana" che è nata proprio dalle Clarisse di Assisi, impegnate a filare delicatissimi tessuti per sorreggere Santa Chiara, costretta al suo giaciglio da un'infermità.
Si tratta di un punto semplice, quasi spartano, ma molto raffinato. Si parte dal contorno, si tracciano le linee del disegno scelto eseguendo un punto filza ogni tre fili e si lascia bianco l’interno. Il fondo va realizzato a punto croce per dare risalto al disegno. Infine, si conclude il lavoro con la rifinitura a punto quadro e con l’orlo frullato. Tutte le istruzioni del caso sono spiegate chiaramente nei
libri di Raffaella