Filati metallizzati: croce e delizia di tutte le "ricamine"
Ciao a tutte! Quando ottobre volge al termine, comincia immancabilmente il conto alla rovescia per il Natale e, con la festa più bella dell’anno, il pensiero è spesso rivolto ai ricami più brillanti e preziosi: quelli nei quali, probabilmente, mettiamo la fetta più ampia del nostro cuore
Spesso, però, i soggetti natalizi sono impreziositi dai filati metallizzati: già, quelli che attirano qualsiasi occhio, regalando uno splendore tutto particolare al nostro lavoro... Ma, di contro, anche quelli che, spesso, ci tirano fuori di bocca non pochi accidenti, dato che si prestano all’attorcigliamento – sembrano essere fatti apposta! – si sfilacciano con la stessa facilità con cui i wafer si sbriciolano, e sono sovente più duri del pandoro lasciato seccare quando le Feste finiscono!
Un quadro drastico? Ma no, tutt’altro
Vogliamo lasciarci “limitare” da questi, tutto sommato, piccoli ostacoli??!?!?? Assolutamente no!
Perché le soluzioni ci sono e se mi dedicate tre minuti del vostro tempo, sono ben felice di elencarvele sinteticamente qui di seguito
Partiamo da un consiglio generico, che, comunque, vale anche per i normali moulinè: bisogna usare gugliate il più corte possibile e cercare di ricamare tenendo l’ago sempre bene in posizione verticale. Così facendo, le possibilità di sfilacciamento si riducono già di molto.
Così come si riducono, semplicemente versando una goccia di questo prodotto, su entrambe le estremità della gugliata di filo:
Considerando che questo liquido è perfetto anche per evitare la sfilacciatura del tessuto che stiamo ricamando, è proprio il caso di dire “due piccioni con una fava”
Tuttavia, per “domare” al meglio i filati metallizzati, l’opzione più adatta è l’uso di questa magica scatolina:
Il minuscolo cofanetto contiene uno speciale balsamo solido, finissimo, che non lascia macchie di nessun tipo nemmeno sul lino più pregiato, non unge e non si sente sulle dita, ma che, steso sul capo di filato che si sta usando per ricamare lo rende “scivoloso” quel tanto che basta per farti dimenticare di sfilacciature, durezza e... Accidenti vari
Il bello è che, pur essendo così piccola, la scatolina è praticamente inesauribile: la mia la sto usando ininterrottamente dal 2006!!! Ovviamente, non è che ho sempre filati metallizzati tra le mani
Però – e questo è il bello – se consideriamo che la sottoscritta lo usa anche per i delicatissimi filati di seta, con i quali ricama sempre di più, dato che ama allontanarsi dalle strade già tracciate del moulinè, posso assicurare che, mai come in questo caso, si può applicare l’adagio: piccolo investimento, grande rendimento
Un altro elemento importante da valutare è il filato metallizzato in sé per sé. Con l’attuale offerta, più che ampia, di metallizzati, la scelta può non risultare così facile come sembra. Senza andare troppo nei dettagli e dato che si tratta pur sempre di un fattore personale – quello che può piacere a me, può non essere di gradimento a te – mi limito a una semplice considerazione: vale certamente la pena, una volta tanto nella nostra “carriera” di “ricamine”, provare qualcosa di diverso dai classici DMC
E non perché i metallizzati del celeberrimo colosso francese del punto croce non siano di ottima qualità – come, del resto, tutte le loro proposte – ma perché... Esistono delle alternative e sono altrettanto valide
A partire dai rocchetti Kreinik:
Disponibili in diverse grandezze e in gamme di colori che arrivano fino a 65 tonalità diverse, questi metallizzati sono i più venduti negli USA, ma hanno ormai conquistato una bella fetta di mercato anche nel Vecchio Continente! Il motivo? Presto detto: sono di una lucentezza e di una morbidezza straordinaria e, proprio grazie ai diversi spessori in cui sono proposti, si adattano ai ricami più diversi. Per vedere nel dettaglio le differenze tra i vari Kreinik, però, vi devo rimandare alla “prossima puntata”: e non perché sono una sadica
Ma perché c’è parecchio da dire e lo spazio è quello che è
Prima di rimandarvi al prossimo nostro appuntamento, però, vi fornisco un’altra fantastica alternativa metallizzata, lontana dai classici problemi di attorcigliamento. Parlo dei fili di Rainbow Gallery, che potete sbirciare qui:
Come potrete vedere, anche in questo caso le tonalità e le consistenze disponibili sono tantissime e, anche in questo caso, la prossima volta vi descriverò tutte le varie differenze in dettaglio
Alla prossima chiacchierata e... Buon ago e filo a tutte!
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